I vecchi del quartiere difendono i ragazzi di Militia
Gli abitanti di Vigne Nuove: «Militia? Bravi ragazzi»
ROMA (21 maggio) - «Non abbiamo mai avuto fastidi, sono tranquilli». Così gli abitanti di Vigne Nuove definiscono gli esponenti di Militia, che in zona hanno il loro luogo di ritrovo. E tra la gente c'è anche qualcuno che li definisce «bravi ragazzi» e li finanzia sostenendo le loro attività.
dal Messaggero.it
«Sono bravi ragazzi, hanno anche una palestra e non fanno baccano», dicono alcune signore. Gli esponenti di Militia occupano da cinque anni uno stabile già da molti anni in disuso, in via Tofano, dove hanno creato una palestra intitolata al pugile Primo Carnera, con tanto di ring al secondo piano per allenamenti di boxe, attrezzi e un centro tatuaggi con a fianco un altro locale dove si riuniscono per incontri e seminari.
Ogni tanto qualcuno, soprattutto anziani, passa davanti alla palestra salutando sorridente e i ragazzi ricambiano il gesto. «Prima - spiegano alcuni esponenti di Militia - questa era una zona per i tossici, l'abbiamo ripulita e adesso siamo un centro attorno al quale ruotano circa un cinquantina di giovani, anche non militanti. Ci autofinanziamo, non abbiamo problemi con nessuno qui. Anzi a volte qualcuno del quartiere ci dà anche un contributo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA (21 maggio) - «Non abbiamo mai avuto fastidi, sono tranquilli». Così gli abitanti di Vigne Nuove definiscono gli esponenti di Militia, che in zona hanno il loro luogo di ritrovo. E tra la gente c'è anche qualcuno che li definisce «bravi ragazzi» e li finanzia sostenendo le loro attività.
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«Sono bravi ragazzi, hanno anche una palestra e non fanno baccano», dicono alcune signore. Gli esponenti di Militia occupano da cinque anni uno stabile già da molti anni in disuso, in via Tofano, dove hanno creato una palestra intitolata al pugile Primo Carnera, con tanto di ring al secondo piano per allenamenti di boxe, attrezzi e un centro tatuaggi con a fianco un altro locale dove si riuniscono per incontri e seminari.
Ogni tanto qualcuno, soprattutto anziani, passa davanti alla palestra salutando sorridente e i ragazzi ricambiano il gesto. «Prima - spiegano alcuni esponenti di Militia - questa era una zona per i tossici, l'abbiamo ripulita e adesso siamo un centro attorno al quale ruotano circa un cinquantina di giovani, anche non militanti. Ci autofinanziamo, non abbiamo problemi con nessuno qui. Anzi a volte qualcuno del quartiere ci dà anche un contributo».
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